venerdì 30 settembre 2016

lunedì 7 novembre 2011

Stefano Marzotto è il segretario provinciale dell’UDC.


Questo è un gradissimo risultato non solo per aver mostrato la propria leadership all’interno dell’UDC della provincia di Verona ma soprattutto per aver ricevuto il consenso dalla grandissima parte di tutti quegli amministratori che nelle ultime tornate elettorali hanno deciso di scendere in campo. Questi ultimi hanno permesso di ottenere ottimi risultati come l’aumento del numero dei consiglieri provinciali rispetto alle precedenti elezioni, di amministratori,
assessori e sindaci presenti sul territorio provinciale: io non credo alle coincidenze e il risultato conseguito dalla Lista di Marzotto lo testimonia.
Lo scontro è stato sereno e pacato ma ricco di agonismo considerando sempre il fatto che le due
liste erano l’espressione una di Stefano Marzotto, ultimo coordinatore eletto con congresso unitario, l’altra con candidato Brizzi, uomo di Maraia e che è stato l’ultimo segretario eletto non in modo unitario che allora prese circa il 52% oggi dimezzato al 26,5%.
Analizzando i voti ed il meritato consenso anche localmente, interpreto il risultato del comune di Verona estremamente chiaro ad indicazione del fatto che la direzione politica assunta
dal coordinamento del quale sono il segretario è quella condivisa dalla grandissima maggioranza del partito.
La Vittoria complessiva è stata netta e questo rappresenta il nuovo punto di partenza per una gestione si democratica ma altrettanto decisa e chiara di quello che è il nostro gruppo provinciale.

Marco Vicentini
Segretario comune di Verona

CENTRISTI. Il segretario provinciale uscente ha vinto il congresso con il 73 per cento dei voti,

CENTRISTI. Il segretario provinciale uscente ha vinto il congresso con il 73 per cento dei voti,
staccando il rivale Brizzi Udc, confermato Marzotto «E ora via con il Terzo Polo»
Enrico Santi

«Con Fli e Api proposta comune per le prossime amministrative» Il 19 novembre assemblea
nazionale con Casini, Fini e Rutelli Stefano Marzotto, 42 anni, dirigente d´azienda, consigliere
provinciale e vicesindaco di Pressana, è stato riconfermato segretario provinciale dell´Udc verso il Partito della Nazione con il 73 per cento. Il segretario uscente ha avuto la meglio nei 20 seggi in città e provincia su Roberto Brizzi, consigliere comunale a Bussolengo sostenuto dai circoli Liberal di Marco Bovo e Riccardo Maraia. Il voto si è svolto una settimana dopo il congresso del 29 ottobre in Fiera e il risultato definitivo è arrivato nella tarda serata di sabato. I votanti sono stati 1.739. In 1.270 si sono espressi per Marzotto e in 469 per Brizzi.
All´assemblea dei centristi ha tenuto banco il tema delle alleanze in vista delle amministrative del 2012 (l´Udc ora fa parte della maggioranza a Palazzo Barbieri). E nelle sue prime dichiarazioni Marzotto ha accelerato sulla strada del Terzo Polo insieme a Fli e Api. Proprio a Verona, il 19 novembre, ci sarà l´assemblea fondativa con Fini, Casini e Rutelli. «Alle amministrative saremo un elemento di novità», annuncia il consigliere regionale e comunale Stefano Valdegamberi, «rispetto all´attuale assetto politico». La questione delle alleanze
riguarda anche San Giovanni Lupatoto, San Martino, Zevio e Soave.
«Questo congresso», afferma il neoeletto segretario, «è un punto di partenza: abbiamo selezionato una nuova classe dirigente, ma soprattutto abbiamo coinvolto e messo in rete centinaia di persone che saranno la struttura portante del partito a livello provinciale e comunale. Sul piano politico», sottolinea, «avvieremo nei prossimi giorni un coordinamento permanente con gli amici di Futuro e Libertà e dell´Alleanza Per l´Italia. Con loro dobbiamo elaborare la nostra proposta per le prossime amministrative. Il congresso è stato un grande esempio di democrazia vera. Il partito ora é uno solo e il prossimo impegno sarà l´assemblea nazionale del Terzo polo».
«Con Marzotto», aggiunge Valdegamberi, «ha vinto un segretario che crede nella politica come
servizio, L´Udc veronese si è dimostrato partito maturo, legittimato dalla grande partecipazione al voto».
Esprime soddisfazione anche Marco Vicentini, segretario cittadino: «Lo scontro è stato sereno ma ricco di agonismo considerando il fatto che le due liste erano l´espressione una di Marzotto, ultimo coordinatore eletto con congresso unitario, l´altra con candidato Brizzi, uomo di Maraia ultimo segretario eletto non in modo unitario che prese circa il 52% oggi dimezzato al 26,5».

giovedì 20 ottobre 2011

Dialogo tra moderati


Leggo con piacere su molti quotidiani quella che sembra essere la grande novità di questo periodo e cioè l’apertura del sindaco di Verona Flavio Tosi ad un ulteriore dialogo con Casini e Fini.
Non vedo la novità considerando che nel comune di Verona il dialogo tra l’UDC e chiunque si stia moderando esiste da sempre. Denunciare uno stato politico nazionale insostenibile è quanto noi dell’UDC ripetiamo da circa tre anni, ancora quando decidemmo di correre da soli alle politiche scorse evitando il nostro annullamento con l’ingresso nella PDL nonostante l’Europa ci veda assieme nel PPE. Oggi a Roma si sono concretizzate tutte quelle tristi ma corrette previsioni che facemmo allora e che oggi vedono una inesistente forza di governo che pensa di gestire il paese non con nuove e concrete proposte legate alla tutela della famiglia, del mondo del lavoro, dell’imprenditoria, degli equilibri sociali , bensì convincendoci che non esistono alternative politiche. Riassumendo governano senza fare nulla perché non ci sono alternative: bhè allora abbiamo realmente toccato il fondo e ad urlarlo è il nostro Paese, non la Padania.
Verona è un grande laboratorio politico dove noi dell’UDC con chiunque si sita moderando ed abbia realmente voglia di costruire, stiamo dimostrando che per gestire un comune serve oltre ad una maggioranza anche una costante presenza in mezzo ai cittadini, una comprensione dei problemi che li riguardano ma soprattutto la capacità di creare soluzioni con proposte concrete tenendo sempre ben presente che nessuno ha la bacchetta magica.
La posizione politica dell’UDC ci porta ad urlare a gran voce che la nostra coerenza, la nostra moderazione stanno dando i lori frutti perché non solo i cittadini ma anche i leader politici degli altri partiti si stanno muovendo nella nostra stessa direzione. Il centro ed i partiti moderati saranno gli unici in grado di governare.

Marco Vicentini
Segretario dell’UDC del comune di Verona

lunedì 17 ottobre 2011

Dialogo tra UDC e PD


Accogliamo con piacere il segnale che il segr. del PD D’Arienzo mediaticamente ci dà
anche perchè questo significherebbe per loro fare un passo importante verso
l’area di centro che in quanto moderata vediamo come unica vera ma soprattutto
credibile alternativa alla compagine politica nazionale italiana.
L’UDC a Verona fa parte di quella maggioranza che ogni
giorno il PD critica prendendo posizioni politiche sulla città che non ha mai
condiviso con noi. Siamo fermamente convinti che il lavoro che sino ad ora
abbiamo esercitato in comune e nelle circoscrizioni sia assolutamente
importante e valido non soltanto per le coalizioni alleate ma in modo
particolare per tutti i Veronesi: questo lo abbiamo dimostrato negli anni con la sensibilità e grande professionalità dei
nostri amministratori.
La nostra posizione e quella del partito che rappresentiamo
nel Comune di Verona è di apertura ad un dialogo costruttivo con chiunque
condivida o intenda cominciare a condividere quelli che sono i valori che rendono
l’UDC talmente forte e radicato sul territorio che a brevissimo ci permetteranno di rendere
pubblico il fatto che stiamo più che raddoppiando il numero dei consiglieri di
circoscrizione e non solo.
Molte volte in passato a livello nazionale, regionale e non
solo abbiamo fatto scelte politiche difficili corredo anche da soli pur di non
scendere a compromessi valoriali con il rischio di venire meno ai nostri
principi. Come rappresentanti dell’UDC ribadiamo con forza che la nostra
coerenza rimane e rimarrà sempre la prerogativa per ogni alleanza futura.


Marco Vicentini
Segretario dell’UDC del comune di Verona

AGSM AMIA : una fusione necessaria

Sono molto soddisfatto della proposta di unificare due società del comune di Verona importanti come AMIA ed AGSM.
Significherebbe ridurre i costi della politica mettendo insieme così due importanti consigli di amministrazione per crearne uno unico sicuramente meno oneroso ed altrettanto efficiente se non addirittura migliore in quanto a snellezza ed a capacità decisionale.
Questo atteggiamento è una risposta importante all’invito fatto dagli industriali veronesi al quale anche noi dell’UDC ci siamo aggregati affinchè il mondo politico in generale si richiami maggiormente ad un comportamento eticamente e moralmente corretto.
Oggigiorno gli italiano hanno bisogno di messaggi chiari da parte della politica all’interno della quale il nostro ruolo non può e non deve essere quello delle “semplici comparse”e qui a verona questo ulteriore passo che la maggioranza della quale facciamo parte vorrebbe compiere significherebbe sicuramente molto.
Auspico che l’impegno con il quale il comune di Verona affronterà il progetto di unificazione di AMIA ed AGSM sia il medesimo con il quale in un futuro non troppo lontano la provincia ed il comune possano trovare un accordo per unire in un’unica grande azienda anche Amt, Aptv e ATV rispettivamente di proprietà del comune e della provincia di Verona, azione che mentre giudico semplice dal punto di vista imprenditoriale , considero politicamente molto complessa perchè bisognerebbe mettere d’accordo due amministrazioni differenti: noi dell’UDC sia in comune dove siamo in maggioranza sia in provincia dove siamo in opposizione saremmo pronti a sostenere un tale progetto con grande coerenza etica e morale.

Marco Vicentini

Segretario dell’UDC del comune di Verona

mercoledì 7 settembre 2011

Imprenditori Veronesi in difficoltà

Condivido totalmente, da imprenditore che quotidianamente affronta con coraggio e determinazione le tante difficoltà presenti sul mercato, le preoccupazioni espresse dagli industriali veronesi che da anni operano sullo scenario mercato sia nazionale che internazionale, sulla necessita' di attivare politiche economiche che stimolino la crescita.
La credibilità che negli anni passati le nostre aziende hanno acquisito è una credibilità che sta permettendo a tante imprese, soprattutto piccole e medie, di sopravvivere utilizzando i risparmi messi da parte con parsimonia negli anni passati. Ora anche questi risparmi, come è evidente, stanno terminando e da qui nasce l’assoluta necessità di una maggiore attenzione da parte di chi ci governa verso le nostre imprese. Parlare di aziende veronesi significa parlare di migliaia di dipendenti che rappresentano il grande valore del nostro territorio e che si affidano alla capacità dei propri datori di lavoro, i quali si vedono sempre più soli. Una solitudine devastante, inserita in un momento nel quale la politica chiede sacrifici a tutti tranne che a se stessa, evitando di tagliare quei costi vergognosi per il suo funzionamento che stridono con le difficoltà di cittadini ed imprese. L’UDC ha proposto un disegno di legge che riduce del 20% gli emolumenti dei consiglieri regionali; un segnale che sicuramente non sanerebbe il debito pubblico ma, quanto meno, avvicinerebbe la nostra classe politica a quel rispetto dei valori etici e civici che dovrebbe essere il caposaldo del loro mandato elettivo. Non ho purtroppo ricordi recenti relativamente a sostegni, proposte concrete che aiutino non solo lo sviluppo ma anche la sopravvivenza delle nostre aziende, perché di questo si tratta concretamente.
A volte mi chiedo se il governo ed il presidente del consiglio si rendano conto della reale situazione delle nostre imprese o se credano sia sufficiente affidarsi all'improvvisazione per affrontare questa terribile crisi economica.

Marco Vicentini
Segretario dell’UDC del comune di Verona