giovedì 12 marzo 2009

Riflessioni sull'UDC


Appartengo da parecchio tempo all’UDC in quanto condivido i valori che questo partito porta avanti e rappresenta. Giudico ottima la scelta del nostro leader Casini di correre da soli a dispetto della totale sudditanza che il PDL sta dimostrando nei confronti della Lega Nord.
Un movimento politico, la Lega Nord, in grado di portare il settentrione alla miseria, prima approvando lo stanziamento di 500 milioni di euro per risanare i conti della capitale e 170 circa a Catania e poi cercando di far approvare una legge sul federalismo che suona come uno spot televisivo più che come una soluzione per il paese. Addirittura si nasconde dietro una miopia politicizzata assurda che non gli permette di comprendere che l’idea che propone l’UDC di lascare ai comuni italiani, e quindi anche nel nostro ex-ricco nord, il 20% dell’IRPEF potrebbe riportare un po’ di equilibrio economico e sociale in una realtà che in questo momento ne ha estremo bisogno.
Lo stesso Tremonti ha rilasciato dichiarazioni dicendo che non è assolutamente in grado di fare previsioni sulla situazione economica che si creerebbe con il federalismo dello spot leghista: il drammatico preoccupante momento economico che stiamo attraversando non ci dà assolutamente la possibilità di commettere un errore come quello di un federalismo elettorale.
La soluzione si trova solo se qualche parte del mondo politico abbandona l’arroganza che spesso l’ha reso distaccato da una realtà volta al tracollo e se collaborando gli uni con gli altri si fa portatore ma soprattutto risolutore di quei problemi che oggigiorno sono sempre più simili alla fame.
L’UDC sta costruendo progetti che a gran voce faremo sentire a tutti gli italiani perché siamo convinti che possano rappresentare un primo passo importante verso il riequilibrio sociale.


Marco Vicentini